Quello del Miu Miu Women’s Tales è un progetto bello e ambizioso, che quest’anno ha inaugurato la Nona Edizione delle Giornate degli Autori a Venezia; un progetto iniziato circa due anni fa oramai giunto al corto numero sei.
Tema centrale è quello della trasformazione, re-interpretato in maniera diversa da sei talentuose registe che raccontano un cinema fatto da donne per le donne.
Il primo corto, The Powder Room diretto da Zoe Cassavetes risale infatti al 2011 ed è stato presentato per la collezione Miu Miu Primavera/Estate 2011 e girato presso l’Hotel Claridges di Londra.
Il corto ritrae una seducente Audrey Marnay impegnata nel più classico rituale di preparazione femminile; con lei, nella “stanza della cipria”, le modelle Caroline de Maigret, Line Gost e Sophie Vlaming a rappresentare la bellezza e il lusso tipici della linea giovane di Maison Prada.
Cassavetes lo racconta così: “L’idea della powder room mi affascina. Il rituale che vi si svolge è di vitale importanza per le donne. [...] C’è un che di speciale nel prepararsi, nell’attimo che precede l’azione. Adoro l’intimità che si crea.
E’ un luogo tutto femminile, dove confrontarsi con le altre donne e ritornare incantevoli prima di affrontare un’altra volta il mondo.”
Il secondo corto, Muta, vede dietro la cinepresa l’argentina Lucrecia Martel, nota al pubblico per la regia di “La nina santa” (in concorso al 57° Festival di Cannes nel 2004) e presentato per la collezione Autunno/Inverno 2011.
Il titolo Muta, qui, è da intendersi nella duplice accezione di “trasformazione” e di “silenziosa”; ambientato all’interno di una nave ancorata in mari tropicali, abitata da esili modelle dalle movenze innaturali e dai volti coperti, dominano i toni noir e un’atmosfera claustrofobica.
Dietro gli occhiali scuri in tartaruga si susseguono battiti di ciglia finte che rivelano un alfabeto Morse di scatti e vibrazioni.
Al termine del corto i corpi-crisalidi svaniscono lasciando dietro di sè gli abiti/bozzolo della maison, riempiendo la notte di insetti luminosi.
Si intitola The Woman Dress il terzo capitolo della serie Women’s Tale e a dirigere una bravissima Maya Sansa è stata la regista italiana Giada Colagrande.
Qui l’ossessione per l’universo femminile è portata alle estreme conseguenze e vede l’annullamento reale della donna.
In una caverna in cui sono appesi i "fantasmi" di alcuni abiti viene compiuto un rituale magico: tre streghe moderne (Heather D'Angelo, Erika Forster e Annie Hart) svestono Maya e la accompagnano verso una vasca; le pungono il dito facendone stillare una goccia di sangue mentre cantano in cerchio in lingue sconosciute.
Compiuto l'incantesimo e diradatosi il fumo, la protagonista è scomparsa e al suo posto non resta altro che un meraviglioso abito rosso sangue.
In una caverna in cui sono appesi i "fantasmi" di alcuni abiti viene compiuto un rituale magico: tre streghe moderne (Heather D'Angelo, Erika Forster e Annie Hart) svestono Maya e la accompagnano verso una vasca; le pungono il dito facendone stillare una goccia di sangue mentre cantano in cerchio in lingue sconosciute.
Compiuto l'incantesimo e diradatosi il fumo, la protagonista è scomparsa e al suo posto non resta altro che un meraviglioso abito rosso sangue.
It’s getting late. Regia di Massy Tadjedin. Cast: Aubrey Plaza, Gemma Arteton, Patricia Clarkson, Rinko Kikuchi, con la partecipazione di Zola Jesus.
Los Angeles. Quarto corto. Quattro donne. Quattro vite completamente diverse. La loro è una trasformazione non solo fisica (dismessi gli abiti del mattino si preparano per la serata), ma anche psicologica (mentre pensano alla giornata appena trascorsa si preparano trascorrere una serata all’insegna del divertimento).
Il film è una riflessione personale sul potere di trasformazione della femminilità, al centro dell’ossessione di Miu Miu.
Il quinto corto si intitola The Door ed è stato diretto dall’afroamericana Ava DuVernay, vincitrice del Premio per la Miglior Regia al Sundance Film Festival con il film Middle of Nowhere nel 2012.
“Nel film, i personaggi arrivano alla porta di un’amica in difficoltà, e ognuno porta qualcosa di sè. [...] Alla fine, vediamo che la nostra protagonista è pronta a varcare la porta da sola; e la porta rappresenta un percorso che conduce a ciò che siamo” spiega DuVernay.
Anche gli abiti rivestono un ruolo fondamentale nell’esprimere questo processo di trasformazione, questo cambiamento e ogni cambio d’abito accompagna la protagonista che emerge da una crisalide di tristezza e acquista piena consapevolezza di sè.
Nelle scene finali la nostra protagonista si toglie l’anello, infila lunghi guanti di pelle nera e, grazie al potere emotivi dei vestiti, varca la soglia di casa.
In The Door recitano Gabrielle Union, Alfre Woodard, Emayatzy Corinealdi, Adepero Oduye e la cantautrice Goapele.
In The Door recitano Gabrielle Union, Alfre Woodard, Emayatzy Corinealdi, Adepero Oduye e la cantautrice Goapele.
E’ poi il turno del corto numero sei, Le donne della Vucciria, la cui regia è stata affidata alla regista palestinese Hiam Abbass e che rievoca il potere di trasformazione dei vestiti, della musica e della danza delle donne palermitane.
Come racconta la stessa Abbas è stata una “coincidenza [...] ero in visita a Palermo quando mi è stato chiesto di dirigere un corto per la serie Miu Miu Women’s Tales [...] era evidente che Palermo doveva essere il mio set, la mia storia. Le sue Donne dovevano essere i miei personaggi, i suoi Pupi la mia ispirazione. Questa città racchiude una bellezza, una storia, una tradizione che suscita meraviglia, un grande sorriso [...] certamente uno spazio dove l’immaginazione incontra la creazione di una grande stilista e fa danzare la sua collezione nel magico universo della Capitale siciliana ”.
Alla Vucciria, cuore del centro storico di Palermo, sulle note di Lu Rusciu Te Lu Mare cantata da Alla Bua, la sarta cuce i costumi per i Pupi e tutta la piazza si anima di musica, danza e calore popolare.
E mentre le donne, di pois e tacchi in suede vestite, si uniscono ai musicisti nella danza, la sarta osserva, e a noi non resta che chiederci chi sia veramente a tenere in mano i fili di questa festa.I corti li potete trovare qui http://www.miumiu.com/it/women_tales
E voi avevate già visti questi corti? Cosa ne pensate? Quale avete preferito?
Aspetto i vostri commenti!
xo,
MiLa
ho sempre amato quel Brand.. di fatto se ha conquistato l'intero mondo in poco tempo un motivo ci sarà.. e le foto lo dimostrano..
RispondiEliminaInteressante Post
complimenti
www.thedivefashion.com
https://www.facebook.com/pages/The-Dive-il-BlogThe-Dive-Fashion/331064406999558?ref=hl
Davvero bello questo post! Io sono perdutamente innamorata di questo brand!
RispondiEliminaARMOIRE DE MODE - Fashion Blog
Post molto bello,se devo scegliere preferisco il terzo corto quello della regista Giada Colagrande anche se può sembrare un film horror.
RispondiEliminafigo! non sapevo che Prada avesse girato dei corti, devono essere proprio belli. Le immagini sono stupende ^_^
RispondiEliminaChe bel post Miky, complimenti! Il mio preferito? Il terzo of course.
RispondiEliminaBellissimo .... :) sopratutto il terzo capitolo
RispondiEliminawow che bellezza di post!!:) baciii
RispondiEliminal'abito con la schiena nuda è il mio preferito!!
RispondiEliminahttp://cassandramakeupartist.blogspot.it/
http://www.facebook.com/cassandra.makeupartist.official.fanpage/
bellissimi questi scatti, adoro vedere i making of delle fashion adv! bacioni
RispondiEliminaamazing pics! i love the clothes
RispondiEliminafashionpassionomg.blogspot.com
assistere alle riprese di un corto del genere sarebbe bellissimo per me
RispondiEliminale scarpe di miu miu le adoro
impressionante l'altezza delle modelle che con i tacchi superano lealtezze umanamente visibili ai miei occhi
c'è lafoto nei bacni sopra il lavandino che dice tutto
www.imperfecti.com
cavolo...che scarpe pazzesche nella foto in cui loro si specchiano in bagno!!
RispondiEliminaStasera me li guardo!
RispondiEliminaNameless Fashion Blog
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che bello, sono curiosa di guardarlo
RispondiEliminaInteressante questo Post, belli i corti!
RispondiEliminache figata i corti, poi amo MIu Miu!
RispondiEliminache brand favoloso, proprio non lo conoscevo, sono rimasta incantata, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminadavvero interessante... un po' di cultura fa bene a tutte! grazie
RispondiEliminaIo adoro Le Donne della Vucciria, sarà che son siciliano e conosco quel posto, ma ha davvero qualcosa di magico!
RispondiEliminaGFD by Giorgio Schimmenti
La classe e l'eleganza, da sempre il brand ci offre spunti per sognare
RispondiEliminaCoco e l'Istrione FashionBlog
Pizzo Cipria e Bouquet
Tu pensa che ho usato proprio i corti di Miu Miu per introdurre un mio seminario di Social Media Marketing e parlare dell'evoluzione della comunicazione sul web. Sono bellissimi!!
RispondiEliminaMi piacciono tantissimo le foto del primo, incarna benissimo lusso e bellezza...
RispondiEliminaPerò, molto interessanti questi corti. Anche Prada, non sapevo!
RispondiEliminaAlessia
THECHILICOOL
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Kiss
una favola!! davvero!!
RispondiEliminaELIZABETH BAILEY BLOG
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Io amo molto Miu Miu, forse ancora di piu della "sorella maggiore" Prada.
RispondiEliminaL' idea di questi corti è bellissima e di grande fascino, ma sopratutto estremamente innovativa.
UN BACIO
OUTFIT POST
www.angelswearheels.com
Che meraviglia!!!!! *_* Amo Miu Miu!!
RispondiEliminaOnce Upon a Time..
Divine
RispondiEliminamiu miu è un bread assolutamente splendido ed evidentemente creativo
RispondiElimina♡B.
LOVEHANDMADE.ME
Bellissimi questi scatti!
RispondiEliminahttp://www.cultureandtrend.com/
Che splendidi scatti =)
RispondiEliminaFashion and Cookies
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Bellissimi scatti, bellissimo post :)
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